lunedì 24 gennaio 2011

ORTI DI UN TEMPO

Il mio piccolo orticello "difficile" ha origini che vanno indietro nel tempo e ieri facevo caso a come è stato organizzato per avere una parziale autosufficienza. Alcune cose come gli animali, che garantivano il letame, non ci son più, ma alcune sono rimaste.
Il piccolo bosco in basso per rifornire di pali, legna e foglie dà anche una buona protezione per il vento, ma lasciava anche spazio alla fantasia di fiabe su elfi, barbantane e lupi.

Ai bordi del bosco ... una...
... anzi due piante di "torchio" (salice) garantivano rami utili per legare viti e far cestini.


... ma soprattutto piccoli angoli dedicati agli immancabili canneti, per realizzare sostegni a pomodori, viti e altri rampicanti. Banalità ... forse....

7 commenti:

  1. Ehi! bentornato! una volta mi sono infilata una canna in un occhio! purtroppo le ho anche intorno a casa, perchè mio suocero, guai se gli tocchi le canne (ma io ogni tanto le rifilo a Rosita!)
    Senza fondamentalismi, ma imparare un po'di autoconsumo, con i tempi che corrono non sarebbe male...
    Ciao e ben ritrovato! Sara

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  2. non sono banalità,bensì il ricordo di bei tempi,dove la terra era una vera benedizione.
    ho la fortuna di avere del tessuto di canapa...canapa seminata,curata e raccolta,filata fino poi a crearne tovaglie e lenzuola e questo da una bisnonna in un umile orto...
    guardo la terra di mio suocero e vedo l'amore per quel posto dove un canneto ha il suo perchè,ma anche le piante da frutto e la stupenda siepe di rosmarino e salvia.una terra vissuta si vede e la si ammira ma...soprattutto gli si porta il rispetto dovuto,come ad un'anziana signora...

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  3. SARA
    Felice che la mia assenza sia stata notata.
    Purtroppo il lavoro mi tiene lontano da cio che mi piace. A volte mi chiedo: "Ma perchè bisogna lavorare?" Poi mi guardo intorno e mi dico: " Forse son fortunato!!"

    LUBY
    Purtroppo sul "ricordo" devo tenermi a freno, la mia ragazza dice che sono "un nostalgico che poi annoia..."
    Tu dici canapa e io rivedo le mani veloci di mio babbo che la intrecciavano e poi cucendo le trecce realizzavano splendide spardiglie con tomaia di Jeans ...borbottando..."Non si trova più... ora solo plastica per colpa di qualcuno che se la fuma!!!"

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  4. Che bello rileggerti...e le descrizionid el tuo orto...ecco un giorno vorrei riuscire ad avere anch'io un orto così!
    Ciao caro, come stanno le gatte? qua da noi ancora "burrasca" che gli 8 gattacci non vogliono proprio accettare il nono o meglio è lui che è molto aggressivo...ahhh sti maschi!;DD
    cari saluti
    val

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  5. VALVERDE
    Lulu' e Bibi stanno bene ... guarda che il mio è un orto un po' "rusticotto" e in salita, non posso dedicarci il tempo che vorrei.
    Ciao Semola

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  6. Beh, anche il mio è così, ma purtroppo mi manca il salice per legare le viti, devo andare a mendicare da vicini o conoscenti :-(

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  7. HARLOCK
    Compagni d'orto allora!! Il problema del salice è l'acqua. I miei sono stati furbescamente piantati sul confine, i rami sono nel mio orto (senz'acqua) le radici nell'orto del vicino, che ha un canale di scolo.

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