domenica 23 ottobre 2016

GUARDANDO MEGLIO

... sicuramente c'erano anche ieri ...
... mi avranno visto passare e si saran detti ...
"Comincia a perdere colpi ... è ora che si faccia gli occhiali...!"
Ero un pò deluso di non aver trovato neanche un funghetto e quindi stamani ho rifatto un passo nel boschetto ...e guardando meglio sotto le piccole "stipe" ( eriche) ... eccoli ... mi stavano ancora aspettando ... schierati uno di fianco all'altro come tanti soldatini ...


... porcini e gallettini ...


... ma pure nel giardino sono iniziate a spuntare le prime "famigliole" ... meno pregiate, ma sempre squisite...





12 commenti:

  1. gentilissimi che ti hanno aspettato un'altro giorno. come li prepari? ciao p

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    1. ... con la polenta...
      ... anche se mi han gia detto che manca il coltello di legno per tagliarla...
      ... ma io e il bosco provvederemo ...

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  2. Che fortuna che hai, ad abitare nei pressi di un boschetto!! Puoi raccogliere davvero grandi tesori... una bontà unica questi funghi, e la soddisfazione di averli proprio "conquistati" tu!

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    1. ... e soprattutto aiuta a percepire ed apprezzare ogni stagione ...

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  3. Certo che tra funghi e castagne ci fai ingolosire un bel po!

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    1. ... e chissà che la stagione non serbi altre sorprese ...

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  4. Bellissimi quelli nel tuo giardino, sembrano essersi messi in posa per la foto.

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    1. ... e certo...
      ... gli ho pure detto "cheese" prima di scattare la foto...

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  5. Che buoni quei funghi,sono senza parole,bravo tu e bravo il bosco che li produce.valentina

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    1. ... sempre più bravo il bosco che li elargisce...
      ... senza chiedere nulla in cambio ...

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  6. Sono un fungaiolo e dunque...

    Il posto che conosco solo io
    Ci vuole la pioggia. Perché senza terra bagnata, senza umidità, non vengono. E poi ci vuole il sole. Perché se, dopo la pioggia, non salta fuori il caldo, non vengono. E poi bisogna che non ci sia nessuno intorno. Perché se ci sono degli intrusi o degli spioni, non vengono; peggio, se ne vanno, nel senso che te li portano via, quindi non bisogna farsi seguire, non bisogna farsi vedere, bisogna dissimulare. È una questione fra te e loro, quella con i funghi. Una questione privata, seppure all’aperto, in mezzo alla natura.

    Ha riti e consuetudini che si affinano in anni di pazienza e camminate. Non è che, i funghi, li vai a cercare: i funghi si vanno a trovare. Vai direttamente a casa loro, come se andassi in visita. Conosci l’indirizzo. Sai dove nascono, dove si raccolgono. E loro, generalmente, ti aspettano sempre nello stesso posto, seminascosti sotto quelle foglie, sotto quell’albero, quel castagno, sotto quell'abete, al limite di quel prato, là dove c’è uno sbanco di terra e comincia il sottobosco. Chi va a funghi conosce i posti segreti dei funghi. Sono un bene prezioso. Ciascuno ha i suoi, in una parte di bosco che diventa come una tasca, qualcosa di intimo. Si passano in eredità, ma non si rendono pubbliche, non si raccontano.

    L’andare a funghi preferisce il silenzio alle parole. Puoi regalarli tutti o condividerli a cena, ma non sveli il luogo da cui provengono. Non è ingenerosità, è il piacere della raccolta, quel gesto che comincia dagli occhi, quella carezza che diventa strappo morbido, quella golosità del tocco. C’è chi raccomanda l’uso del coltello per raccoglierli, ma tagliarli è come mozzare la coda ai cani. Non si va a funghi con un’arma. Si va con naso, occhi, tatto. E con quella parte di corpo che richiama la fortuna.

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  7. ... anch'io ho i miei posti...
    ... dove, quando ci sono, potrei trovarli anche al buio...
    ... anch'io faccio lunghi percorsi dissimulo...
    ... prima e dopo averli trovati...
    ... ma vedendo i miei boschi abbandonati...
    ... privi delle voci umane ed amiche che li popolavano in ogni stagione...
    ... non più bambini che vi giochino e costruiscono "capanne"...
    ... non più famiglie a raccoglierne i frutti, castagne, funghi, ghiande legna o "rusco" o foglie per il letto degli animali...
    ... non più un bene prezioso...
    ... il sottobosco un tempo,pulito, ora pieno di pruni e di edere che strisciando soffocano il terreno e gli alberi...
    ... un po' mi si stringe il cuore...

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