mercoledì 26 gennaio 2011

PRIMI FIORI

Nonostante il freddo, è bastata una giornata di sole perchè i fiori del cotogno giapponese sbocciassero......
... per mostrare tutta la loro bellezza.
I mandarini continuano la loro lenta maturazione......................
...............anche se molti cadono e altri cadranno, la pianta è troppo carica.
Il nocciolo mostra i suoi fiori femminili (più piccoli) e maschili (quelli che penzolano)......
..... che inizi il risveglio????

martedì 25 gennaio 2011

CARRUBE

.... no, queste non crescono nel mio orto.
Sistemando lo zaino le ho ritrovate all'interno e subito mi è tornata in mente l'estate, il sole, il mare e Creta.


A Creta gli alberi di carrubo sono ovunque ed io (in piccole quantità) non le disdegno (disgusto dei lettori?). E allora beccatevi questa. Mentre guardavo il palazzo di Cnosso ne stavo sgranocchiando una quando vedo lo sguardo disgustato di una turista (inglese o americana) che dice al compagno qualcosa del tipo:"Is a man or a horse?".
Io , che non capisco bene l'inglese, le sorrido mostrandole i miei denti da asino (magro però).
La guardo mentre lei, sudata, rossa e ciccionissima, mastica patatine fritte e penso (in italiano): "Sembra proprio un maiale!"
Tutto ciò per dire che... seguendo la cultura contadina... se non fa male bisogna assaggiare tutto prima di giudicare, per sapere se piace! Tornerò sull'argomento.
Ecco i semi da cui deriva il termine "carato".

lunedì 24 gennaio 2011

PREPARATIVI

Domenica la mattinata si preannunciava freddissima, ma bellissima.
Ho deciso di iniziare alcuni lavori nel vigneto tra cui la pulizia delle canne di sostegno e, perchè no, di farlo con vecchi strumenti ereditati.
Tutti "fatti a mano" (non da me) e ancora perfettamente funzionali.
Anche se molti di voi lo sanno, mostro il funzionamento del più particolare.... si inserisce la canna...
si chiude e si fa scorrere......
Le canne prima........
Le canne dopo.......

ORTI DI UN TEMPO

Il mio piccolo orticello "difficile" ha origini che vanno indietro nel tempo e ieri facevo caso a come è stato organizzato per avere una parziale autosufficienza. Alcune cose come gli animali, che garantivano il letame, non ci son più, ma alcune sono rimaste.
Il piccolo bosco in basso per rifornire di pali, legna e foglie dà anche una buona protezione per il vento, ma lasciava anche spazio alla fantasia di fiabe su elfi, barbantane e lupi.

Ai bordi del bosco ... una...
... anzi due piante di "torchio" (salice) garantivano rami utili per legare viti e far cestini.


... ma soprattutto piccoli angoli dedicati agli immancabili canneti, per realizzare sostegni a pomodori, viti e altri rampicanti. Banalità ... forse....