... avere tanto senza riuscire appieno a dar valore a ciò che abbiamo...
... questo credo sia il problema della nostra era ...
... lontani i tempi in cui ogni cosa era scarsa e preziosa, i più piccoli spazi di terra terrazzati per trarre risorse misere e forse per questo preziose ...
... al mare "l'olio dei poveri" spremuto dal il lentisco, ai monti farine ottenute dai minuscoli semi del faggio ...
... senza aver vissuto tutto questo ricordo che mio babbo, quando i suoi muratori finivano il turno, ci portava nel suo cantiere per recuperare il materiale ...
... mio fratello toglieva i chiodi dalle tavole, io li raddrizzavo su una piccola forgia e mio babbo puliva le assi dalla calce e le riponeva con estrema cura, per evitare si "imbarcassero"...
... perché, come diceva, "anche un chiodo ha un suo valore" ...
... (scuola di vita o sfruttamento del lavoro minorile?)...
... da adulto, non so perché, ho ricollegato questo ad un passo di un vecchio libro in disuso che, al di là del credo di ciascuno, dà sempre buoni spunti ... "la pietra che i costruttori hanno scartato è diventata pietra d'angolo" ...
... lungi dal voler tornare agli stenti del passato ci serve qualcosa che ci faccia capire il valore di ciò che abbiamo, partendo dalle cose più piccole e scontate, ma soprattutto di quanto siano futili i desideri di ciò che ci manca ...