DA CARRARA PER RICOSTRUIRE PALMIRA
(IL TIRRENO 30 MARZO 2016)
L'azienda apuana Tor Art (di Giacomo Massari e Filippo Tincolini) è già al lavoro per ricreare le opere distrutte dall'Isis. L'arco di Trionfo di Palmira, in scala 1 a 1 , è stato ricostruito grazie alla robotica e sarà presentato a Londra il prossimo 19 aprile a Trafalgar Square.
CARRARA. Dall'Italia per salvare Palmira: la tecnologia (e il valore aggiunto) made in Carrara sarà impiegata in una prestigiosa opera di ricostruzione. L'azienda apuana Tor Art (di Giacomo Massari e Filippo Tincolini) è già al lavoro per ricreare le opere distrutte dall'Isis. L'arco di Trionfo di Palmira, in scala 1 a 1 , è stato ricostruito grazie alla robotica e sarà presentato a Londra il prossimo 19 aprile a Trafalgar Square.
Un’idea che nasce all'interno del progetto The Million Image Database intrapreso da The Institute for Digital Archaeology (IDA) per la tutela e la salvaguardia del patrimonio culturale mondiale, con il patrocinio dell'Unesco per la tutela e la salvaguardia del patrimonio culturale mondiale.
Tor Art società italiana specializzata in robotica e scultura e nello studio della tecnologia applicata ai materiali da costruzione come marmi, pietre e metalli, in collaborazione con D-Shape società che opera nel campo della stampa 3d di materiali naturali, avrà il delicato compito di ricreare le opere di epoca romana distrutte a Palmira delle milizie dell'ISIS nell'ottobre del 2015. Durante il World Government Summit di Dubai, Tor Art ha presentato la riproduzione in scala ridotta dell'arco del Tempio di Bel.
Per riuscire a ricreare copie perfette delle opere andate distrutte Tor Art inizia il suo percorso di lavorazione dallo studio e dalla ricerca dei materiali impiegati in origine, fino all'utilizzo di avanzate attrezzature robotiche e di stampanti 3d necessarie per ridare una nuova vita alle opere.
Gli avveniristici robot dell’azienda dalla tecnologia di avanguardia, impiegati nelle lavorazioni vengono progettati direttamente dalla stessa Tor Art e vengono messi a punto da Robotmill, altra società del gruppo. L'azienda, che impiega una decina di addetti, è composta da trentenni ma ha già partecipato a importanti progetti nel campo della conservazione dei Beni Culturali: per Castello Sforzesco Milano, Museo Hermitage di San Pietroburgo, Musée d'Art et d'Histoire Genève, Museo Canova Possagno, Accademia di Belle Arti Perugia, Thorvaldsen Museum Copenaghen, Banca d'Italia, The Holy City of Mecca.
L'azienda apuana Tor Art (di Giacomo Massari e Filippo Tincolini) è già al lavoro per ricreare le opere distrutte dall'Isis. L'arco di Trionfo di Palmira, in scala 1 a 1 , è stato ricostruito grazie alla robotica e sarà presentato a Londra il prossimo 19 aprile a Trafalgar Square.
CARRARA. Dall'Italia per salvare Palmira: la tecnologia (e il valore aggiunto) made in Carrara sarà impiegata in una prestigiosa opera di ricostruzione. L'azienda apuana Tor Art (di Giacomo Massari e Filippo Tincolini) è già al lavoro per ricreare le opere distrutte dall'Isis. L'arco di Trionfo di Palmira, in scala 1 a 1 , è stato ricostruito grazie alla robotica e sarà presentato a Londra il prossimo 19 aprile a Trafalgar Square.
Un’idea che nasce all'interno del progetto The Million Image Database intrapreso da The Institute for Digital Archaeology (IDA) per la tutela e la salvaguardia del patrimonio culturale mondiale, con il patrocinio dell'Unesco per la tutela e la salvaguardia del patrimonio culturale mondiale.
Tor Art società italiana specializzata in robotica e scultura e nello studio della tecnologia applicata ai materiali da costruzione come marmi, pietre e metalli, in collaborazione con D-Shape società che opera nel campo della stampa 3d di materiali naturali, avrà il delicato compito di ricreare le opere di epoca romana distrutte a Palmira delle milizie dell'ISIS nell'ottobre del 2015. Durante il World Government Summit di Dubai, Tor Art ha presentato la riproduzione in scala ridotta dell'arco del Tempio di Bel.
Per riuscire a ricreare copie perfette delle opere andate distrutte Tor Art inizia il suo percorso di lavorazione dallo studio e dalla ricerca dei materiali impiegati in origine, fino all'utilizzo di avanzate attrezzature robotiche e di stampanti 3d necessarie per ridare una nuova vita alle opere.
Per riuscire a ricreare copie perfette delle opere andate distrutte Tor Art inizia il suo percorso di lavorazione dallo studio e dalla ricerca dei materiali impiegati in origine, fino all'utilizzo di avanzate attrezzature robotiche e di stampanti 3d necessarie per ridare una nuova vita alle opere.
Gli avveniristici robot dell’azienda dalla tecnologia di avanguardia, impiegati nelle lavorazioni vengono progettati direttamente dalla stessa Tor Art e vengono messi a punto da Robotmill, altra società del gruppo. L'azienda, che impiega una decina di addetti, è composta da trentenni ma ha già partecipato a importanti progetti nel campo della conservazione dei Beni Culturali: per Castello Sforzesco Milano, Museo Hermitage di San Pietroburgo, Musée d'Art et d'Histoire Genève, Museo Canova Possagno, Accademia di Belle Arti Perugia, Thorvaldsen Museum Copenaghen, Banca d'Italia, The Holy City of Mecca.
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