- ...Sempre caro mi fu quest’ermo colle,
- E questa siepe, che da tanta parte
- Dell’ultimo orizzonte il guardo esclude.
- Ma sedendo e rimirando, interminati
- Spazi di là da quella, e sovrumani
- Silenzi, e profondissima quiete...
- ...Io nel pensier mi fingo; ove per poco
- Il cor non si spaura. E come il vento
- Odo stormir tra queste piante, io quello
- Infinito silenzio a questa voce
- Vo comparando: e mi sovvien l’eterno...
- ...E le morte stagioni, e la presente
- E viva, e il suon di lei. Così tra questa
- Immensità s’annega il pensier mio:
- E il naufragar m’è dolce in questo mare...
- ... e le nubi nere all'orizzonte ... in sul calar del sole... paiono volermi riportare alla realtà, la vacanza sta finendo ...
- ... Forse s'avess'io l'ale | da volar su le nubi, | e noverar le stelle ad una ad una, | o come il tuono errar di giogo in giogo, | più felice sarei...
- ... poi mi par' che il vento mi porti una voce lontana ...
Stagion lieta è cotesta...
- ... Diman tristezza e noia
Recheran l’ore, ed al travaglio usato
Ciascuno in suo pensier farà ritorno...
Poesie nella poesia.
RispondiEliminaMolto bello.
... grazie ...
EliminaFoto bellissime e bell'abbinamento con i versi celebri. Buon ritorno alla quotidianità di settembre. Saluti.
RispondiElimina... grazie...
EliminaBelin che foto spettacolari! Poi da quelle parti si mangia bene!
RispondiElimina... infatti, la mia bilancia l'ha notato...
Elimina