mercoledì 29 dicembre 2021

PICCOLI UOMINI LE CUI IMPRESE NON RESTANO NELLA STORIA

... dai racconti del nonno ...

... mani grandi ruvide e callose, su cui un ferro rovente avrebbe creato poco danno ...

... era ancora notte alle quattro del mattino, ma già nei sentieri dei boschi intorno voci ovattate si muovevano nel buio ...

... "fa a modr" (fai a modo, così tornerai a casa) era l'augurio che si scambiavano incontrandosi ...

... provenivano da diversi luoghi, alcuni superavano le montagne, ... molti viaggiavano con gli scarponi chiodati appesi al collo, calzando zoccoli di legno e calzini di lana grossa ...

... gli scarponi erano preziosi a quei tempi, quasi come un'auto oggi, era un peccato consumarli, servivano in cava, dove un infortunio voleva dire fame per intere famiglie ...


... tutti quei rivoli di gente convergevano infine all'imboccatura del canalone che portava alle cave, lungo sentieri curati da loro stessi, nelle pause dal lavoro,  per facilitare e rendere più sicura la salita che solo qualche volta era illuminata da un cielo stellato e dalla luna ...


... nella gola, sotto il pendio, risuonava da tempo l'eco del pesante mazzuolo di chi, già sul posto, preparava i fori in cui inserire "i piri" e le zeppe di legno che una volta bagnate si ingrossavano per fare da perno ... 



... su cui arrotolare le grosse funi per la lizzatura ...


... colpi forti, cadenzati e tanto precisi da creare un buco perfetto proprio al centro del mazzuolo ...


... lungo le scarpate, in alto, le magnifiche albe venivano scrutate solo per capire come sarebbe stato il tempo che avrebbe accompagnato il lavoro, non c'era spazio per apprezzarne la bellezza ...

... preoccupati solo di non inciampare lungo il pendio dei ravaneti fatti di instabili scaglie di marmo ...

...iniziava la salita e ciascuno a seconda della forza, portava sulle spalle due, tre o più giri di quelle grosse corde, di canapa prima e d'acciaio poi, che sarebbero servite per calare la lizza...


... dopo tutte queste fatiche, giunti in vetta, iniziava il lavoro ...

... iniziava la lizzatura e il blocco lentamente veniva calato a valle, da quei monti dove le strade ancora non arrivavano ...


... tra mille pericoli, tutti i giorni, in ogni stagione ... d'estate sotto un sole cocente che abbacinava sul bianco del marmo, d'inverno nel gelo che spaccava le mani ...

(PS. le foto sono tratte da internet, solo il mazzuolo era di mio nonno che ha fatto parte di quel mondo)

11 commenti:

  1. Chissà quante storie sono custodite all'Archivio di Stato di Massa, su quest'argomento!

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    1. ... storie di Carrara raccontate a Massa ...
      ... come chiedere a Caino come è andata con Abele ...

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    2. L'Archivio di Stato raccoglie i documenti di natura statale, Prefettura, Questura, Tribunale etc. versano all'Archivio di Stato comptente per territorio.

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    3. … scherzavo, sapevo che avresti sottolineato la serietà degli archivi…comunque…
      … Massa…
      … saluta e passa…
      … chi troppo ci sta …
      … la borsa ci lassa…

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  2. Pensa te che vita che facevano, che Storia che hanno costruito giorno dopo giorno dopo giorno

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  3. Erano tempi duri,mai visto un mazzauolo ridotto così...

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    1. ... questa era la mazzetta... non hai visto la mazza che usavano...

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  4. Una interessante storia che ricorda la fatica e l'arte secolare dei cavatori di pietra. Anche la Lessinia è ricca di queste storie e restano pochi testimoni viventi che la possono ancora raccontare.

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    1. ... e forse mancano nipoti che le vogliano ascoltare ...

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  5. ... prego Valeria, ogni tanto ne aggiungerò altre ...

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